Analisi della Persistenza dei Cicli Quadriennali nell'Era dell'Adozione Istituzionale
Abstract
Il presente studio esamina la questione centrale che anima il dibattito accademico e professionale nel mercato delle criptovalute: la persistenza del ciclo quadriennale di Bitcoin nell'attuale contesto di maturazione dell'asset. L'analisi confronta due ipotesi contrapposte: la continuità del pattern storico legato agli eventi di halving versus l'emergere di nuove dinamiche determinate da fattori macroeconomici e dall'ingresso degli investitori istituzionali. Attraverso l'esame di evidenze empiriche, metriche on-chain e variabili macroeconomiche, il lavoro propone un framework interpretativo per comprendere l'evoluzione dei cicli di mercato di Bitcoin.
1. Introduzione
La principale questione che domina il dibattito accademico e operativo sui mercati delle criptovalute concerne la validità predittiva del ciclo quadriennale di Bitcoin. L'interrogativo fondamentale può essere formulato nei seguenti termini: l'asset digitale continuerà a rispettare la cadenza ciclica che ha caratterizzato la sua breve ma intensa storia finanziaria, oppure l'attuale scenario, caratterizzato da una crescente istituzionalizzazione e da un riconoscimento sovrano, determinerà una transizione verso dinamiche macroeconomiche più allineate ai cicli economici tradizionali?
Questa domanda riveste particolare complessità e richiede un'analisi sistematica delle informazioni disponibili. Una prima osservazione metodologica suggerisce cautela nell'applicazione dell'approccio "questa volta è diverso", dato che la storia dei mercati finanziari dimostra una tendenza alla replicazione di pattern ciclici. L'esperienza del 2021, quando numerosi analisti propagandavano la teoria del "super ciclo" di Bitcoin, seguita da un successivo mercato ribassista, costituisce un precedente significativo.
Tuttavia, risulta innegabile che Bitcoin abbia sperimentato una maturazione sostanziale come classe di asset, transitando da bene di nicchia per una ristretta cerchia di early adopters e speculatori, a componente dei bilanci di società quotate e fondi sovrani. Alcuni Stati, inclusi gli Stati Uniti d'America, hanno istituito riserve strategiche denominate in Bitcoin. Di conseguenza, non è tanto lo scenario macroeconomico ad essere mutato, quanto piuttosto Bitcoin stesso ad aver raggiunto un grado di maturazione senza precedenti.
2. Il Pattern Ciclico Storico di Bitcoin
Bitcoin ha storicamente manifestato un pattern ciclico di approssimativamente quattro anni, strettamente correlato agli eventi di halving, ovvero il dimezzamento programmato della ricompensa distribuita ai miner. Dopo ogni halving, il prezzo di Bitcoin ha registrato aumenti significativi fino al raggiungimento di un picco di mercato, tipicamente tra 12 e 18 mesi dopo l'evento, seguito da un mercato ribassista caratterizzato da drawdown superiori al 70% nei 12-24 mesi successivi.
L'interrogativo centrale diventa quindi: si ripeterà il classico ciclo quadriennale con un massimo di mercato nel quarto trimestre del 2025, seguito da un bear market? Oppure i fattori macroeconomici e l'ingresso degli investitori istituzionali modificheranno questo schema consolidato?
3. Tesi della Continuità del Ciclo Quadriennale
I sostenitori della continuità del ciclo quadriennale osservano che, nonostante le trasformazioni del mercato, Bitcoin ha finora rispettato una determinata cadenza ciclica. Il 10 novembre 2025 rappresenta esattamente il quarto anniversario del picco del precedente ciclo, raggiunto nel novembre 2021. Dal punto di vista temporale, ci si trova quindi in una zona statisticamente rilevante per un potenziale massimo ciclico.
È importante sottolineare che i cicli di mercato non seguono un calendario rigido e predeterminato. Tuttavia, l'evidenza storica indica che Bitcoin ha raggiunto il picco ciclico circa 16-18 mesi dopo l'evento di halving, prima di entrare in una fase di ribasso strutturale. Se questo schema dovesse ripetersi, il massimo dell'attuale bull run dovrebbe manifestarsi nell'attuale trimestre.
L'analisi della recente price action rivela che Bitcoin ha segnato un nuovo massimo storico il 7 ottobre 2025, seguito da una correzione di circa il 20%, formando un pattern tecnico noto come Broadening Top o "megafono espansivo". Questo pattern, se confermato, suggerirebbe una correzione prolungata di natura multi-mensile o multi-annuale, coerente con i cicli precedenti.
4. L'Evento di Liquidazione del 10 Ottobre 2025
Un elemento di particolare rilevanza nella recente dinamica di mercato è rappresentato dall'evento di liquidazione del 10 ottobre 2025, che ha interrotto il breakout atteso per il quarto trimestre. Questo evento ha evidenziato due elementi critici per la comprensione della struttura di mercato attuale:
Primo, è emersa con evidenza la limitata liquidità organica nel mercato delle criptovalute, particolarmente nel segmento altcoin. Secondo, l'evento ha comportato liquidazioni per circa 19 miliardi di dollari, eliminando sostanzialmente il profilo di domanda proveniente dal segmento più speculativo del mercato. Come recita un principio economico consolidato, è possibile estrarre valore da una fonte in maniera sostenibile, ma un'estrazione eccessiva determina l'esaurimento della fonte stessa.
La conseguente decorrelazione di Bitcoin dai principali indici azionari nelle settimane successive rappresenta un fenomeno rilevante, considerando che tale correlazione era stata oggetto di critiche da parte degli investitori in precedenza.
5. Tesi "Questa Volta È Diverso": Fattori Macroeconomici e Istituzionali
Nel corso del 2025 si è sviluppata una corrente analitica crescente che sostiene la tesi secondo cui il classico ciclo quadriennale di Bitcoin potrebbe essersi interrotto o significativamente modificato a causa di fattori esogeni al mercato delle criptovalute. Questa ipotesi identifica come determinanti principali i cambiamenti nel panorama macroeconomico globale (politiche monetarie delle banche centrali, liquidità sistemica, ciclo economico) e l'ingresso massiccio di investitori istituzionali e sovrani.
Un argomento metodologico a sostegno di questa tesi sottolinea che Bitcoin rappresenta un asset relativamente giovane e che tre cicli storici costituiscono un campione statistico insufficiente per dichiarare immutabile il pattern quadriennale. L'analisi di indicatori tecnici di lungo periodo, quali l'RSI mensile e la media mobile a 200 settimane, suggerisce l'emergere di un regime di prezzo caratterizzato da maggiore stabilità rispetto al passato. Questo potrebbe indicare una bull run di durata superiore al consueto o una nuova fase di maturità caratterizzata da volatilità attenuata.
6. L'Obsolescenza Progressiva dell'Halving come Determinante Principale
Un'analisi strutturale del meccanismo di halving rivela la sua decrescente rilevanza quantitativa. Nell'autunno 2025, Bitcoin ha raggiunto nuovi massimi storici non attraverso la classica euforia retail irrazionale che ha caratterizzato i picchi del 2021 e del 2017, ma mediante sviluppi istituzionali concreti. Per la prima volta, nel 2025, le aspirazioni storiche degli investitori in criptovalute – ETF su Bitcoin, investimenti corporate, apertura di mercati regolamentati, riserve strategiche nazionali – si sono materializzate, trasformando Bitcoin in una componente riconosciuta del sistema finanziario istituzionale globale.
Questo rappresenta un'antitesi rispetto ai picchi euforici del 2017 e del 2021, che erano dominati da aspettative speculative. Il lancio dei primi futures su Bitcoin al Chicago Mercantile Exchange il 18 dicembre 2017, che coincise con il massimo di quel ciclo, o gli ETF a lungo attesi nel 2021 ma mai concretizzati, contrastavano con l'attuale fase di adozione concreta e regolamentata.
Una ricerca condotta da Outlier Ventures evidenzia come, dal 2020, l'effetto di shock sull'offerta indotto dall'halving si sia significativamente attenuato. Fino al 2016, il dimezzamento dell'emissione ebbe un impatto percepibile sulla dinamica dei prezzi. Tuttavia, progressivamente, la percentuale di Bitcoin detenuti o venduti dai miner sul totale della supply circolante è diventata residuale. La ricerca conclude che il 2016 rappresenta l'ultima occasione in cui l'halving ha esercitato un impatto significativo sul mercato.
7. Analisi On-Chain e Metriche di Mercato
L'esame dei dati on-chain di Bitcoin, che rivelano il comportamento delle diverse coorti di investitori, indica che l'asset non manifesta ancora i segnali classici di un massimo definitivo che nei cicli precedenti hanno anticipato inversioni di lungo termine. Sebbene alcune metriche segnalino condizioni di potenziale sovraestensione, nel complesso la situazione appare coerente con una correzione in un contesto di uptrend.
8. Contesto Macroeconomico e Sviluppi Fondamentali
Recenti sviluppi fondamentali rafforzano la prospettiva di un cambiamento strutturale. JPMorgan Chase ha ufficializzato la possibilità di utilizzare Bitcoin ed Ethereum come collaterale per l'apertura di linee di credito, non più limitandosi agli ETF. Questo rappresenta un cambiamento paradigmatico: gli investitori in criptovalute possono ora utilizzare i propri asset digitali per accedere a linee di credito presso una delle maggiori istituzioni bancarie globali, con tassi di interesse significativamente più competitivi rispetto alle piattaforme di finanza decentralizzata.
La Federal Reserve ha annunciato la conclusione del quantitative tightening, cessando quindi di drenare liquidità dal sistema. Questo contrasta nettamente con il ciclo precedente, dove la stretta monetaria post-pandemica coincise con il massimo di mercato del 2021. Le proiezioni per il 2026 suggeriscono un orientamento opposto, con una Federal Reserve potenzialmente più accomodante e la possibilità di un cambio al vertice, dato che il mandato dell'attuale presidente Powell scade nel 2026, che potrebbe produrre una riduzione più aggressiva dei tassi di interesse.
9. Correlazione tra Cicli di Bitcoin e Cicli Monetari
Un'analisi retrospettiva rivela una correlazione significativa tra i bear market di Bitcoin (2014, 2018, 2022) e le fasi di inasprimento monetario da parte delle banche centrali. Non è stata una ricorrenza algoritmica predeterminata a determinare i ribassi di Bitcoin dopo un determinato periodo dall'halving, ma piuttosto il fatto che, sistematicamente, le condizioni monetarie globali si sono irrigidite dopo periodi di espansione.
La stretta monetaria della Fed nel 2014 e nel 2018, e la conclusione degli stimoli pandemici con l'inizio di uno dei cicli di aumento dei tassi più aggressivi nella storia della Fed nel 2022, hanno tutti coinciso con bear market cripto. Un elemento ulteriore di interesse è che ogni evento esogeno nei tre bear market è stato accompagnato da un evento endogeno al mercato delle criptovalute: l'hack dell'exchange Mt. Gox nel 2014, la guerra dell'hash rate tra Bitcoin e Bitcoin Cash con l'hard fork nel 2018, e l'implosione dell'ecosistema Terra e delle piattaforme di lending nel 2022, culminata con il fallimento di FTX.
Questa ricorrenza suggerisce che la convergenza di elementi esogeni (ciclo monetario restrittivo) ed endogeni (crisi interne al mercato cripto) abbia contribuito a creare il mito del ciclo quadriennale attraverso una serie di coincidenze temporali.
10. Scenario Macroeconomico Attuale e Prospettive
Il contesto macroeconomico attuale presenta caratteristiche diametralmente opposte a quelle che determinarono la conclusione dei rally del 2017 e del 2021. Negli Stati Uniti, l'amministrazione persegue politiche orientate alla crescita economica e alla riduzione del debito attraverso inflazione controllata e crescita nominale, auspicando tassi di interesse più bassi. In Giappone, il nuovo governo sostiene politiche ultraespansive secondo il modello dell'Abenomics. Anche la Cina, sebbene meno espansiva rispetto al passato, focalizza l'attenzione sulla prevenzione di scenari deflazionistici.
Le principali economie globali perseguono quindi strategie che favoriscono inflazione moderata per ridurre l'onere del debito pubblico e crescita economica per rendere sostenibile questo processo. Le banche centrali stanno progressivamente ritornando a immettere liquidità nel sistema finanziario, in un contesto di dominanza fiscale. Con un'offerta monetaria in espansione, la domanda di Bitcoin tende ad aumentare fisiologicamente, poiché gli investitori cercano rifugio in asset con offerta limitata per proteggersi dall'erosione del valore monetario.
Il risultato potrebbe essere un differimento significativo del prossimo crypto winter e un prolungamento del mercato rialzista fintanto che perdura questo regime di liquidità abbondante. In tale scenario, il prossimo bear market potrebbe essere innescato non dal calendario dell'halving, ma da un'eventuale recessione globale – un evento con cui Bitcoin non si è mai confrontato nella sua storia.
11. Bitcoin e il Test della Recessione
I cicli precedenti di Bitcoin si sono allineati a due forze che finora hanno spesso coinciso: il ciclo di halving e le fasi di espansione della massa monetaria da parte delle banche centrali. Ogni bear market di Bitcoin è avvenuto in concomitanza di una contrazione macroeconomica che, tuttavia, non è mai sfociata in una recessione globale.
Il prossimo significativo downturn economico mondiale, comparabile alle crisi del 2001 o del 2008, costituirebbe quindi un test fondamentale per Bitcoin. L'interrogativo è se l'asset si comporterebbe come un asset tecnologico ad alto beta, subendo ribassi significativi, o come un bene rifugio simile all'oro, preservando relativamente meglio il valore. È importante notare che anche l'oro, durante le recessioni, subisce pressioni negative a causa della contrazione della liquidità, sebbene in misura significativamente inferiore rispetto agli asset tecnologici.
L'esito di questo potenziale stress test determinerà le nuove dinamiche di correlazione e liquidità per gli asset digitali. Il messaggio fondamentale è che i cicli delle criptovalute potrebbero disaccoppiarsi dal meccanismo interno dell'halving per legarsi invece ai grandi cicli economici globali, introducendo un ulteriore livello di complessità e imprevedibilità.
12. Rilevanza Decrescente dell'Halving: Analisi Quantitativa
Dal punto di vista tecnico e strutturale, occorre valutare il peso progressivamente decrescente dell'halving sulla nuova offerta di Bitcoin. Con il passare del tempo, la ricompensa dimezzata ai miner diventa quantitativamente sempre meno rilevante rispetto al flottante totale e ai volumi scambiati. La ricerca di Outlier Ventures documenta come, già dal 2020, l'effetto di shock sull'offerta indotto dall'halving si sia attenuato significativamente.
I dati indicano che dal 2017 l'influenza dei miner sul circolante è divenuta quasi trascurabile. L'esempio del 2020 è illuminante: Bitcoin ha registrato un'apprezzamento di circa sei volte nell'anno successivo all'halving, non tanto per l'evento in sé, ma perché poche settimane prima le banche centrali avevano inondato il sistema finanziario di liquidità in risposta alla pandemia. La massa monetaria M2 americana esplose a livelli record. La bull run del 2021 fu quindi trainata dalla liquidità globale abbondante, con l'halving che rappresentò un catalizzatore psicologico in un contesto già iperliquido.
La conclusione metodologica è che l'impatto dell'halving sul prezzo di Bitcoin continuerà a diminuire nel tempo. Se in precedenza il ciclo di offerta costituiva il metronomo principale, ora assumono maggiore rilevanza i flussi di domanda, che dipendono dall'adozione istituzionale, dall'innovazione tecnologica, dal contesto regolatorio e dalla liquidità macroeconomica.
13. Prospettiva "Questa Volta È Diverso": Sintesi Analitica
Alla luce delle evidenze esaminate, la prospettiva "questa volta è diverso" può essere sintetizzata nei seguenti punti:
Maturazione dell'asset: Bitcoin si comporta progressivamente come un asset finanziario influenzato dai grandi capitali e dalle condizioni macroeconomiche (tassi di interesse, politiche fiscali, ciclo economico globale).
Evoluzione dei cicli: Il rigido ciclo di euforia e crollo legato all'halving potrebbe non ripetersi nelle stesse forme. Si potrebbero osservare cicli più lunghi o drawdown più moderati rispetto al classico ribasso del 70-80%, poiché gli attori di mercato ora includono fondi pensione, asset manager e governi, con orizzonti temporali più lunghi e strategie diverse dai trader retail.
Frammentazione ciclica: Il ciclo di Bitcoin potrebbe allungarsi e frammentarsi. Bitcoin stesso potrebbe entrare in un ciclo pluriennale di crescita più lenta ma costante (slow bull), mentre parallelamente nel mercato delle altcoin continuerebbero mini-cicli speculativi.
Nuovo pattern di mercato: L'analisi del grafico di Bitcoin dal 2023 rivela un pattern ricorrente: impulso seguito da mesi di consolidamento e riaccumulo, poi nuovo impulso. Questo potrebbe rappresentare il nuovo paradigma, a condizione che le condizioni macroeconomiche e la liquidità si mantengano sui livelli attuali.
14. Confronto Finale tra le Due Teorie
Il confronto tra ciclo quadriennale e fattori macroeconomici rappresenta il principale bivio interpretativo per Bitcoin nel 2025. Da una parte, la storia è stata sorprendentemente coerente: tre cicli di bull e bear market si sono susseguiti con notevole regolarità, creando un modello atteso dagli investitori. I sostenitori di questa prospettiva invitano alla prudenza, sottolineando che i pattern storici di Bitcoin hanno finora prevalso. Ignorare completamente la possibilità di un bear market nel 2026 potrebbe risultare imprudente, dato che indicatori tecnici come il broadening pattern, la saturazione dell'RSI mensile e gli eccessi valutativi su alcune altcoin potrebbero ancora segnalare euforia da fine ciclo.
D'altra parte, il peso dell'evidenza recente sembra propendere per uno scenario evolutivo del ciclo di Bitcoin. Numerosi analisti convergono sull'idea che questo ciclo presenti caratteristiche inedite e che una semplice replicazione del passato costituisca un'eccessiva semplificazione. Gli argomenti a sostegno di questa tesi sono sostanziali: dall'enorme afflusso di capitali istituzionali nel 2025, alle banche centrali che ritornano a politiche espansive, fino all'analogia con altri asset maturi come l'oro o l'azionario, che non seguono cicli prevedibili quadriennali.
In altri termini, un eventuale ribasso significativo di Bitcoin non dipenderebbe più dal calendario dell'halving, ma piuttosto dall'esaurimento delle spinte macroeconomiche positive. Se l'inflazione dovesse accelerare nuovamente, costringendo le banche centrali a politiche restrittive, o se una recessione globale dovesse impattare i mercati azionari, Bitcoin potrebbe subire un contraccolpo significativo. Queste variabili, tuttavia, non seguono il calendario predeterminato dal protocollo Bitcoin.
15. Conclusioni e Implicazioni per gli Investitori
Il confronto tra ciclo di halving e ciclo macroeconomico rappresenta un significativo braccio di ferro nella narrativa di mercato attuale. La verità probabilmente risiede in una posizione intermedia: il ciclo di Bitcoin potrebbe effettivamente allungarsi o mutare forma, ma ciò non implica l'eliminazione della volatilità o di eventuali bear market. Più realisticamente, questi potrebbero slittare temporalmente o attenuarsi in termini di magnitudo percentuale, man mano che il settore si espande e si integra con il sistema finanziario tradizionale.
Per gli investitori e gli analisti, il 2025 rappresenta un test cruciale. Il mercato assisterà nuovamente a un blow-off top seguito da un altro inverno cripto, secondo il copione quadriennale? Oppure Bitcoin sfiderà le attese mantenendosi resiliente nei prossimi mesi, invalidando il vecchio modello?
Allo stato attuale, molteplici indicatori suggeriscono una rottura, o perlomeno una maggiore flessibilità, del ciclo classico, considerando la liquidità in espansione, l'adozione istituzionale e i segnali tecnici costruttivi nel medio-lungo periodo. Tuttavia, la prudenza metodologica suggerisce di non sottovalutare la capacità di Bitcoin di generare sorprese. In passato, l'asset ha smentito sia gli eccessi di ottimismo che le previsioni catastrofiche.
16. Framework di Valutazione Proposto
Per valutare i possibili scenari di medio e lungo termine, si propone il seguente framework quantitativo: fintanto che Bitcoin mantiene la soglia critica dei 100.000 dollari, il mercato si trova in un regime di riaccumulo e consolidamento, coerente con il pattern osservato dal 2023. Al contrario, un ritorno prolungato sotto la soglia psicologica dei 100.000 dollari, particolarmente se confermato da chiusure weekly consecutive, richiederebbe una seria valutazione dell'ipotesi di transizione verso un regime di bear market.
In termini probabilistici, assegnando una prospettiva bayesiana all'analisi, si può stimare la probabilità di un bear market nei prossimi due trimestri a circa il 20%. Si tratta di uno scenario improbabile ma non trascurabile, che richiede adeguate strategie di gestione del rischio. Il rischio zero negli investimenti, analogamente a qualsiasi altra attività economica, non esiste.
17. Considerazioni Finali
Saranno i dati dei prossimi mesi, possibilmente estendendosi al primo semestre del 2026, a determinare se questo periodo passerà alla storia come il momento in cui il ciclo di halving si è infranto, o semplicemente come l'ennesimo capitolo di un copione che Bitcoin ha finora seguito con notevole coerenza. Come frequentemente accade nei mercati finanziari, solo retrospettivamente sarà possibile determinare quale interpretazione era corretta. Nel frattempo, il dibattito rimane aperto e il peso delle evidenze richiede continua ricalibrazione man mano che emergono nuove informazioni.
L'obiettivo della presente analisi è stato fornire un quadro completo delle argomentazioni e delle evidenze empiriche a supporto di entrambe le ipotesi, permettendo agli operatori di mercato e agli accademici di formarsi una valutazione informata sulla probabile evoluzione dei cicli di Bitcoin nell'attuale contesto di maturazione dell'asset e di trasformazione del panorama macroeconomico globale.
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