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Accordo commerciale UK-USA e tensioni tariffarie in Europa

Pubblicato ieri alle 07:45
commercio tariffe UKUS

Accordo UK-USA riduce tariffe per automotive e aerospazio

L'accordo commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti è entrato in vigore oggi, tagliando le tariffe statunitensi per i settori automotive e aerospaziale britannici. I produttori di auto del Regno Unito potranno ora esportare negli USA con una tariffa ridotta al 10%, mentre sono state eliminate le tariffe su beni come motori e parti di aerei.


Porti europei congestionati per le tariffe Trump

I porti europei stanno vivendo una situazione di sovraccarico a causa delle tariffe imposte dall'amministrazione Trump, che hanno provocato un aumento dei tempi di attesa e dei costi logistici. Intanto, le aziende europee guardano alla Francia per sviluppare un settore domestico di terre rare, riducendo la dipendenza dalle importazioni.


Klarna accelera verso la banca digitale

Klarna sta accelerando la sua trasformazione in banca digitale in vista di un secondo tentativo di IPO, secondo quanto riportato dal Financial Times. La mossa riflette la crescente competizione nel settore dei pagamenti digitali.

Canada e Stati Uniti riprendono i negoziati commerciali dopo l'abolizione della tassa sui servizi digitali

Pubblicato ieri alle 05:40
Canada DigitalTax Trade USA

Canada abolisce la tassa sui servizi digitali per favorire i negoziati con gli USA

Il Canada ha deciso di abolire la tassa sui servizi digitali, una mossa che mira a facilitare i negoziati commerciali con gli Stati Uniti. La decisione è stata annunciata in una dichiarazione congiunta tra il Primo Ministro canadese Mark Carney e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Le parti hanno concordato di riprendere i negoziati con l'obiettivo di raggiungere un accordo entro il 21 luglio 2025.


Reazioni e contesto

La tassa sui servizi digitali era stata criticata dagli Stati Uniti in quanto colpiva principalmente le grandi aziende tecnologiche americane. La sua abolizione rappresenta un passo significativo verso la riduzione delle tensioni commerciali tra i due paesi.

Indicatori economici in Asia: Australia, Cina e Nuova Zelanda

Pubblicato ieri alle 03:34
Asia economia PMI

Australia: dati contrastanti sul credito e inflazione

Il credito al settore privato in Australia è cresciuto del 6,9% su base annua a maggio, superando il precedente 6,7%, mentre su base mensile è rallentato allo 0,5% (vs 0,7% previsto). Intanto, l'inflazione a Melbourne scende al 2,4% y/y (da 2,6%) e registra +0,1% m/m (da -0,4%).


Cina: PMI in ripresa ma settore manifatturiero ancora in contrazione

Il PMI manifatturiero cinese è salito a 49,7 a giugno (vs 49,5 previsto), mentre quello non-manifatturiero e composito hanno raggiunto rispettivamente 50,5 e 50,7, segnalando una timida espansione. La Banca Centrale cinese ha iniettato 331,5 miliardi di yuan per sostenere la liquidità.


Nuova Zelanda: fiducia delle imprese in netto miglioramento

La fiducia delle imprese neozelandesi è balzata al 46,3% a giugno (da 36,6%), con l'indice di attività prevista al 40,9% (da 34,8%).

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